Igiene delle mani: una riflessione critica
Hand hygiene: a critical reflection

La nuova rubrica GImPIOS “Chi cerca trova” presenta in questo numero un articolo a firma di Tschudin-Sutter et al.1 (tra i quali il professor Didier Pittet) nel quale vengono proposti i risultati di uno studio che ha valutato l’efficacia di una procedura “semplificata” di igiene delle mani tramite gel alcolico.
Questo studio solleva vecchie questioni e propone nuove riflessioni. L’autorevolezza degli estensori, tuttavia, porta a leggere l’articolo con interesse e qualche speranza, anche se ovviamente questa è per ora solo una proposta in fase di valutazione.
I risultati dello studio porterebbero a concludere che una procedura semplificata della tecnica di igiene delle mani può sostituire quella attualmente raccomandata dall’OMS e migliorare l’adesione alla procedura.
Il Prof. Widmer e il suo gruppo di Basilea avevano già presentato i loro dati in merito alla possibilità di ridurre le fasi della procedura da 6 a 3 all’European Congress of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ECCMID) 2015, sottolineando l’importanza di migliorare l’attenzione all’igiene della punta delle dita e del pollice, aree che, secondo gli autori, sono comunemente trascurate durante le attuali 6 fasi.2
Tutto ciò stimola più di una riflessione.
1. La necessità di proporre una tecnica semplificata è il segnale che, nonostante i dieci anni impegnati nella promozione dell’igiene delle mani, dobbiamo ancora fare i conti con la difficoltà all’implementazione della procedura ed alla corretta tecnica applicativa.
2. Come evidenziano anche gli autori, è doveroso rilevare che il campione è costituito da studenti di medicina, prevalentemente uomini, in un setting sperimentale di laboratorio e non clinico/assistenziale, che quindi probabilmente presentava una flora transitoria con caratteristiche diverse rispetto a quanto ci si può aspettare in una realtà operativa clinica.
3. Nel lavoro non sono precisati la modalità di erogazione (manuale, elettrica), le caratteristiche del prodotto utilizzato (più o meno liquido) e i tempi di applicazione.
4. La tecnica a 3 passaggi, nel passaggio 1 è aspecifica, fornisce indicazioni generiche sull’applicazione del prodotto sulle superfici delle mani focalizzandosi, nei passaggi successivi, sui polpastrelli e i pollici.
Per contro, la tecnica tradizionale a 6 passaggi fornisce uno strumento operativo che, con una procedura dettagliata di ogni singola azione, accompagna l’operatore all’obiettivo di igienizzare interamente le mani. Inoltre essa precisa il tempo di contatto necessario a garantire l’efficacia della soluzione alcolica e ad assicurarne l’evaporazione, necessaria per prevenire i rischi derivanti dall’utilizzo di apparecchiature elettriche e da inneschi di comburenti infiammabili.
Chi ha condiviso l’applicazione della Campagna dell’OMS ha vissuto le difficoltà non solo di implementare la corretta tecnica, ma anche di introdurre un cambiamento culturale degli operatori per aderire all’igiene delle mani nei 5 momenti e nel punto di assistenza. Ma è un dato di fatto che in molte realtà i risultati ottenuti sono ancora scarsi a fronte dell’impegno e dell’investimento in formazione ed educazione sulla tematica.
Come gruppo di professionisti sensibili al problema ci sentiamo di stimolare nei lettori una riflessione critica sull’effettiva opportunità di un simile cambiamento, sui possibili rischi e sull’impiego di risorse necessarie ad apportare una modifica ad una pratica ancor prima di averla interiorizzata completamente. È anche possibile che l’efficacia delle due tecniche sia sovrapponibile, ma in ogni caso non dovrebbe prescindere dal quantitativo sufficiente di antisettico, dal tempo di contatto adeguato, dalla convinzione dell’importanza dei 5 momenti al letto del paziente e dalla sistematica applicazione delle note regole comportamentali ancor oggi spesso disattese (unghie corte, assenza di monili e di unghie finte).  ▪

Gruppo di lavoro SIMPIOS “Igiene delle mani”

Riferimenti bibliografici
1. Tschudin-Sutter S, Rotter ML, Frei R, Nogarth D, Häusermann P, Stranden A, Pittet D, Widmer AF. Simplifying the WHO “how to hand rub” technique: three steps are as effective as six – results from an experimental randomized cross-over trial. Clinical Microbiology and Infection 2017. doi: 10.1016/j.cmi. 2016.12.030
2. Tschudin-Sutter S, Rotter ML, Frei R, Nogarth D, Stranden A, Widmer AF. P0828 ECCMID 2015. Simplifying hand hygiene technique: three steps are as efficient as six – results from a randomized cross-over trial. Paper poster section IV.