Le idee dei fondatori e dei presidenti di SIMPIOS
sul presente e sul futuro della Società
The ideas of the founders and presidents of SIMPIOS
on the present and future of the Association




All’inizio degli anni 2000 diversi colleghi di professionalità e discipline diverse, che collaboravano da anni sul tema del controllo delle infezioni correlate all’assistenza, ebbero l’idea di dare vita ad una nuova società multidisciplinare, che si ponesse come obiettivo specifico il controllo delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie. Questa proposta veniva subito accolta con entusiasmo e così il 31 gennaio 2003 a Bologna un gruppo di 19 professionisti della sanità (esperti di salute pubblica, farmacisti, infermieri, igienisti, infettivologi, intensivisti, medici di direzione sanitaria, microbiologi) fondarono SIMPIOS. In questi 15 anni la nostra Società ha avuto nove presidenti: una ricca storia. Per cercare di inquadrare lo stato attuale della società e soprattutto per definirne le prospettive a breve e forse medio termine in modo preciso, aperto e,
in primis, multidisciplinare, abbiamo posto due domande ai presidenti ed ai soci fondatori:
1. Quale ruolo vedete oggi per SIMPIOS nel panorama medico scientifico italiano?
2. Quali sono i due obiettivi che SIMPIOS dovrebbe porsi per i prossimi due anni?
In questo manoscritto, per il quale si è pensato che la scelta più appropriata fosse uno stile narrativo di sintesi delle proposte fatte dagli autori, abbiamo cercato di ordinare ed organizzare le idee dei presidenti e dei fondatori che hanno ritenuto di esprimersi in merito.
Il manoscritto potrebbe essere così una sorta di “Documento dei Saggi” in grado di fornirci le basi strategiche per i programmi societari del prossimo futuro e potrebbe rappresentare un punto di riferimento nella gestione della vita di SIMPIOS.
Nel manoscritto sono riportate ovviamente visioni non sempre univoche, come ci si può aspettare da un’analisi condotta da persone con competenze ed esperienze diverse e con mentalità e caratteri differenti. Crediamo che la varietà delle visioni possa aiutarci meglio a identificare le soluzioni ai problemi che oggi e nel tempo dovremo affrontare, mirando sia agli interessi della nostra Società sia, e forse soprattutto, pensando a quale può essere il supporto che SIMPIOS può e potrà offrire al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ai Servizi Sanitari Regionali (SSR) per scendere poi al livello periferico delle singole strutture ospedaliere, dove è già presente la nostra rete di professionisti, ma anche dove per ora non abbiamo iscritti. Riteniamo che l’obiettivo sia quello di guardare lontano, cercando di individuare i temi più importanti per il Paese, collaborando all’identificazione delle possibili soluzioni e soprattutto lavorando per gestirle nelle pratica quotidiana. È facile perdere di vista gli obiettivi importanti nelle gestione della routine, spesso frenetica, della vita odierna: speriamo che questo documento possa rappresentare un punto di riferimento per la nostra vita professionale o anche solo uno spunto di riflessione.
Una nota tecnica: nel testo viene utilizzato l’acronimo IOS/ICA “infezioni nelle organizzazioni sanitarie” (IOS), nella forma classicamente utilizzata in SIMPIOS, alla quale oggi si affianca il termine di uso più comune “infezioni correlate all’assistenza” (ICA).

La nostra Società
Multidiscipliarietà e multiprofessionalità rimangono le caratteristiche fondanti di SIMPIOS. Proprio per questo la nostra società è stata la prima in Italia ad utilizzare la parola “multidisciplinare” all’interno del proprio nome, scrivendo in corsivo la M ad evidenziare questo aspetto. SIMPIOS è nata infatti dall’idea che un tema trasversale come quello del rischio infettivo in ambito assistenziale non può essere patrimonio di un’unica disciplina o professione, ma che, al contrario, per affrontare in modo adeguato le IOS/ICA sia necessario promuovere la multidisciplinarietà e multiprofessionalità.
Per una efficace attività societaria è indispensabile mantenere il rispetto reciproco fra le diverse componenti: tutte le figure sono assolutamente paritetiche e le attività societarie devono essere condotte con la massima equità fra tutti i soci, che, come dice l’etimologia della parola società, sono appunto socii, compagni. Proprio per questo la nostra è una società democratica, costituita da tanti compagni di eguale importanza, che mirano tutti al suo buon funzionamento. A distanza di quindici anni dalla sua costituzione, con la rapida evoluzione e specializzazione della medicina che è in atto, questo concetto è diventato sempre più centrale ed è oggetto di elaborazione anche in tanti altri ambiti, quale ad esempio la presa in carico del paziente cronico. Agli inizi degli anni 2000 l’avventura di SIMPIOS è iniziata con la convinzione di portare un’esperienza nuova e stimolante nell’ambito delle società scientifiche in area sanitaria, soprattutto grazie alla multidisciplinarietà. Senza l’insistenza e la diplomazia di alcuni padri fondatori non si sarebbe costituita una Società multidisciplinare, anche perché alcune società specialistiche erano più preoccupate dei possibili problemi legati alla condivisione delle tematiche relative alle IOS/ICA che non interessate ai potenziali vantaggi e sviluppi che la condivisione poteva generare. E proprio per questo ricordiamo che ci fu chi arrivò all’ultimo secondo in taxi a Bologna, dove venne siglata presso il notaio la nascita di SIMPIOS, ma che non volle mancare l’occasione.
Queste caratteristiche fondanti tratteggiano per la nostra società un profilo ambivalente, di autorevolezza e insieme di fragilità.
· SIMPIOS è autorevole perché è realmente multidisciplinare e perché è sempre stata animata da figure professionali di alto profilo che, negli anni, hanno promosso iniziative di valore, operando in condizioni di trasparenza, equilibrio, equità e assenza di interessi economici. Inoltre ha prodotto negli anni documenti/lavori di sicuro interesse che, in qualche caso, sono divenuti di riferimento.
· SIMPIOS è fragile perché è molto piccola e non si è purtroppo riusciti negli anni a far crescere la base di associati. Non si può sottacere che tutti i professionisti sanitari, aderenti o no a SIMPIOS, sono contestualmente inseriti in altre società professionali che, in genere, sono più affini alla loro operatività quotidiana. Questo probabilmente è il motivo per cui il nostro numero di iscritti rimane negli anni stabile e limitato, con molti inserimenti che si realizzano in vista dei congressi, per interessi contingenti e perché, crediamo, ci siamo creati un buon nome nell’ambito del controllo delle infezioni, ma che poi si perdono nel tempo: questo temiamo sia un limite sul quale non sarà facile incidere. Una parte del problema può essere rappresentato anche dallo spostamento della gestione delle IOS/ICA verso il Rischio Clinico: questo tema è molto complesso ed abbiamo già tentato di affrontarlo nel Seminario nazionale di Roma del 10 maggio 2013, ma richiederà un’attenta analisi a livello societario.
I nostri piccoli numeri rendono anche faticoso continuare ad intraprendere attività: si veda la difficoltà di avere contributi per il giornale, che di per sé ha una buon indice di gradimento, ma non è appetibile per la parte di iscritti che possono pubblicare i loro lavori su giornali indicizzati.
Nel tempo SIMPIOS è divenuta l’interlocutore di un gruppo di amici, che proprio perché si conoscono da tanto tempo cercano di evitare traumatismi. Così, per poter affrontare il futuro in modo più strutturato ed organico, dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti a raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati, che sono stati realizzati solo in parte. Questa analisi che ora proponiamo intende cercare di identificare degli obiettivi ed un percorso che ci possano permettere di riprendere e rafforzare lo slancio creativo dei primi anni.
In questi quindici anni il quadro culturale nel quale viviamo si è modificato: oggi esistono molte società scientifiche in ambito sanitario. In questo contesto SIMPIOS ha tutti i requisiti per incidere in maniera trasversale sul problema delle IOS/ICA ma, proprio per la sua peculiarità multidisciplinare, fatica a ritagliarsi uno spazio nel panorama spesso corporativistico delle società scientifiche italiane: riteniamo che questo sia il motivo per il quale la nostra società non ha per ora guadagnato lo spazio che crediamo avrebbe potuto meritare. Senza dubbio non le giova la troppo limitata diffusione e la concentrazione degli iscritti solo in alcune aree del Paese. Ma tutto ciò premesso, siamo fermamente convinti che SIMPIOS abbia, e possa consolidare, un suo specifico ruolo nel panorama scientifico italiano, perché è una piccola società portatrice di proposte innovative e molto attenta alle esigenze via via emergenti.

Ruolo di SIMPIOS
Sei sono gli ambiti di interesse in cui crediamo che il ruolo della nostra Società possa essere rilevante nel panorama sanitario nazionale.
1. Multiprofessionalità e multidisciplinarietà. Vista la sua natura geneticamente multidisciplinare, SIMPIOS può caratterizzarsi attraverso proposte di lavoro interdisciplinari e multiprofessionali. La nostra società può, o forse meglio deve, mettere assieme le visioni di diverse specialità e professioni sulle tematiche specifiche del controllo e della prevenzione delle infezioni (IPC): il fatto di essere una società formalmente ed intrinsecamente multidisciplinare ci rende teoricamente capaci di guardare lontano e di cercare la sintesi e l’unione dove altri forse ancora non la vedono, mirando, in primo luogo, all’interesse del sistema. Le società “madri” saranno sempre più forti di noi, ma SIMPIOS può e potrà essere percepita come necessaria tanto quanto riesce e riuscirà a fare proposte innovative ed a creare forum intersocietari su temi rilevanti. La nostra società deve cercare di mantenere in futuro il ruolo, che sostanzialmente ha già svolto in passato, di dialogo e collegamento con le grandi società specialistiche e con le istituzioni, cercando di aprirsi all’esterno in maniera ampia e proattiva, senza preclusioni e, come ha fatto sino ad oggi, senza timore di confrontarsi e di collaborare con altri. SIMPIOS deve porsi obiettivi che prevedono lunghi orizzonti temporali: essendo obiettivi di sistema e necessitando della collaborazione di molti, i tempi saranno necessariamente dilatati ma non si deve né dimenticare né demordere – gutta cavat lapidem.
Nell’ottica della multiprofessionalità e della multidisciplinarietà si deve inoltre evitare con attenzione di limitare l’attività al mondo scientifico medico, ricordando da un lato che senza un intervento realmente multidisciplinare non è possibile offrire una sanità migliore e dall’altro che una ampia percentuale di iscritti sono professionisti sanitari non medici (infermieri, farmacisti, biologi, tecnici…). Il progetto multisocietario MuSICARe, al quale collaborano oltre 30 società scientifiche di varie professionalità e specialità ed associazioni di cittadini, potrebbe rappresentare un punto di forza della nostra Società, e per raggiungere questi obiettivi richiede di essere consolidato dal punto di vista organizzativo.
2. Ruolo scientifico. Oggi SIMPIOS ha un ruolo limitato nel panorama scientifico nazionale perché non riesce a comunicare in maniera efficiente quanto di buono e di potenziale esprime. Le cause di questi limiti sono forse da cercare nella mancanza di un programma realmente innovativo nel mondo delle IOS/ICA. SIMPIOS organizza un congresso biennale, dei convegni annuali ed elabora qualche buona raccomandazione, ma non ci sono progetti di intervento ben noti alla comunità scientifica nazionale o internazionale targati SIMPIOS: è necessario rafforzare il nostro ruolo scientifico producendo studi che siano ben visibili. I progetti RIconosciamoCI e MuSICARe, indirizzati il primo a rafforzare la presenza della nostra Società in tutto il territorio nazionale ed il secondo a costruire una forte rete intersocietaria a sostegno del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR), potranno forse cercare di colmare queste lacune, ma dovrà essere nostra cura rendere questi progetti più palesi a livello nazionale e, se possibile, anche internazionale.
Una società multidisciplinare come SIMPIOS dovrebbe inoltre assumersi l’onere di dare risposte convincenti ai tanti temi di cui si dibatte oggi, dai vaccini alle resistenze antibiotiche agli screening infettivologici, e potrebbe contrastare, forse meglio di altri, sia le false notizie che quelle nate da esigenze di mercato. SIMPIOS, quindi, non dovrebbe limitarsi a parlare di IOS/ICA, ma dovrebbe farsi conoscere come società che esprime pareri autorevoli perché approvati e validati da punti di vista diversi. In un momento in cui troppo spesso si tende alla semplificazione, un approccio di questo tipo, necessariamente più complesso, non è un compito di poco valore.
3. Crescita culturale e responsabilizzazione degli operatori. Questo punto è strettamente collegato al precedente: è importante che SIMPIOS continui a promuovere, attraverso la costruzione di ambiti di confronto e la promozione di percorsi comuni, multidisciplinarietà e multiprofessionalità. A livello nazionale ciò significa promuovere una visione del problema che realizzi la responsabilizzazione di ciascun operatore, qualunque sia il suo ambito di lavoro. Questo obiettivo si può raggiungere anche attraverso il confronto con le società scientifiche di appartenenza dei singoli operatori, favorendo al contempo l’attitudine a capire che nessuno dei rischi in ambito assistenziale è prevenibile se non ci si avvale di tutte le competenze specialistiche. Data la carenza di medici che il SSN vedrà nei prossimi anni e le ovvie difficoltà che questo comporterà, una crescita culturale degli operatori del SSN che favorisca il trasferimento delle conoscenze dall’ambito delle competenze a quello della pratica può rappresentare un passo importante per mantenere un elevato livello qualitativo del nostro SSN.
4. Medicina basata sulle evidenze. Un altro elemento distintivo della società, fin dall’inizio, è stata l’attenzione alla introduzione nel SSN solo di pratiche sostenute da evidenze scientifiche solide, tenendo però sempre conto delle possibili barriere alla implementazione, individuate attraverso il confronto con i professionisti, come è testimoniato dalle linee guida elaborate (es. Clostridium difficile). Si è aperta in Italia una nuova fase con il rinnovato Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG): SIMPIOS può contribuire alla stesura di linee guida in aree ritenute prioritarie e soprattutto deve collaborare per favorirne l’implementazione all’interno del SSN e dei SSR.
5. Contributo al PNCAR. L’approvazione del PNCAR (Intesa Stato Regioni 2/11/2017) apre uno scenario nuovo, anche se la mancanza di un finanziamento specifico per il piano rappresenta senza dubbio un problema da affrontare. SIMPIOS fa parte del gruppo di lavoro del ministero e può dare un importante contributo al piano nazionale attraverso la rete degli iscritti e le competenze accumulate nel corso di questi anni.
6. Trasparenza. Per promuovere cultura e informazione indipendente è essenziale non avere conflitti di interesse. La nostra società ha da sempre avuto un’attenzione particolare a questo tema, attenzione testimoniata dal suo regolamento. Riteniamo che in un panorama nazionale che richiede sempre più “sobrietà” e trasparenza da parte delle società scientifiche, SIMPIOS possa rappresentare una esperienza alla quale guardare.

Obiettivi strategici
Partendo dalla constatazione che il ruolo di SIMPIOS, come detto sopra, è rimasto limitato nel tempo, dobbiamo essere più incisivi nel futuro, viste le priorità che oggi sono sul tappeto e considerando nel contempo anche le limitate risorse disponibili. Dovremmo valutare attentamente quali il team direttivo (comitato direttivo e comitato scientifico) ritiene opportuno realizzare ed in quali aree siamo più autorevoli, nel caso di un impegno formale.
Quattro ambiti hanno un ruolo strategico per SIMPIOS.
1. Dimensioni e visibilità. È auspicabile allargare la platea degli iscritti: ciò che forse potrebbe portare a fidelizzare maggiormente i professionisti e ad accrescere il numero di aderenti potrebbe essere un’offerta differenziata di prodotti, cosa che in parte si sta proponendo oggi con le FAD. In questo ambito sarà necessario coinvolgere anche le regioni che, per motivi diversi, risultano oggi poco attive. L’organizzazione di un’azione di sostegno e rilancio delle delegazioni regionali, sia per far crescere la base associativa, sia per cercare di incidere, anche parzialmente, sulle politiche sanitarie, visto che i sistemi sanitari sono regionalizzati, rappresenta senza dubbio un modo per rendere più evidente ed efficace l’attività di SIMPIOS.
Sarebbe importante che la nostra società aumentasse la propria visibilità, arrivando a essere conosciuta e citata sui grandi giornali di opinione: in questi anni difficilmente sono apparsi articoli su quotidiani quali il Corriere della Sera o la Repubblica con un riferimento specifico a SIMPIOS, con il parere di un nostro esperto. In realtà, pareri di alcuni autorevoli nostri esperti sono stati pubblicati in questi anni, ma sempre per la loro veste professionale e mai per l’appartenenza alla nostra società: visto che il nostro tratto distintivo è sempre stato la correttezza e l’equilibrio nei rapporti con altre società scientifiche e con le istituzioni, dovremmo cercare di avvicinare anche il mondo della stampa, attraverso giornalisti seri che ci facciano conoscere.
2. Formazione. La formazione rappresenta un ambito in cui SIMPIOS si sta impegnando da tempo e sul quale è assolutamente indispensabile investire in futuro. Settori di intervento possono essere rappresentati da azioni formative sugli aspetti assistenziali e sulla prevenzione e controllo delle infezioni (IPC), valorizzando anche il ruolo degli infermieri:
— competenze di base (core competencies), da diffondere con il supporto, ad esempio, di microcorsi, quali quelli precongressuali e da organizzare per le competenze più strategiche e più richieste;
— il tema della preparazione (preparadness): sono già disponibili schemi di azione e comunicazione per far fronte ad eventi infettivi quali la diffusione del morbillo o dell’influenza aviaria e, visto il clima sociopolitico generale, si può ipotizzare che di questi eventi ce ne saranno sempre di più e saranno cavalcati mediaticamente;
— implementazione delle precauzioni standard.
Un ambito molto innovativo e potenzialmente di grande interesse è rappresentato dalla produzione di Video games, di giochi di simulazione da usare ad esempio anche sul cellulare: i francesi di SF2H, ma non solo loro, stanno lavorando bene.
3. Attività scientifica. Nel nostro Paese manca una vasta rete collaborativa ben strutturata e stabile che produca lavori scientifici in modo continuativo sul controllo delle ICA/IOS e sull’antibioticoresistenza, come invece esiste per altre aree; pensiamo, ad esempio, ai gruppi di studio sull’infezione da HIV, dove il progetto ICONA è considerato uno dei migliori gruppi scientifici a livello mondiale. Anche la nostra società da questo punto di vista è poco visibile, pur avendo prodotto un discreto numero di lavori a valenza nazionale. Possiamo pensare a due strategie non necessariamente antitetiche: da un lato interventi collaborativi, intersocietari, legati alla collaborazione fra SIMPIOS ed altre società scientifiche e dall’altro studi complessi ed ambiziosi da implementare a livello nazionale. Riteniamo, infatti, che sia importante continuare le collaborazioni con soggetti che operano in ambito sanitario come, ad esempio, si sta facendo con le linee guida multisocietarie sugli endoscopi. L’organizzazione di un intervento scientifico ben misurabile e visibile rappresenta un obiettivo ambizioso, ma di fondamentale importanza per SIMPIOS, per il quale sarà necessario un forte impegno di tutta la società. Non è più tempo di discutere se è meglio eseguire studi di incidenza, di prevalenza, o studi basati sui laboratori: bisogna agire organizzando un progetto scientificamente forte che permetta di coinvolgere un gruppo di specialisti quanto più ampio possibile, che interessi tutte le regioni e che abbia una forte valenza nazionale. Le ipotesi di lavoro possono essere numerose, ma dobbiamo considerare anche ambiti fortemente innovativi quali ad esempio:
— la valutazione dei determinanti del processo assistenziale e le ricadute sulle ICA/IOS, prendendo spunto dal programma inglese sulla valutazione dell’aumento degli infermieri e dei turni di pulizia, e chiedendo allo Stato di metterlo come obiettivo di tutti i Direttori Generali del Paese;
— l’organizzazione di indagini mirate a valutare se il tasso di mortalità aumenta con l’aumentare dei tassi di antibioticoresistenza nei reparti ad alto rischio degli ospedali;
— l’attivazione di progetti multicentrici collaborativi con le Aziende Sanitarie rappresentate all’interno di SIMPIOS, con l’obiettivo di valutare la trasferibilità/sostenibilità di specifici programmi di miglioramento.
SIMPIOS potrebbe anche favorire l’organizzazione di sistemi informatizzati condivisi o uniformi di raccolta e gestione dei dati, certamente indispensabile per l’analisi e il confronto di grandi numeri e per favorire la strutturazione di sistemi di sorveglianza più capillari di quelli oggi disponibili. Infine, potrebbe essere di grande importanza entrare a far parte di un circuito scientifico internazionale e ciò sia in termini di collaborazione per le tematiche relative alle ICA/IOS, sia in termini di visibilità.
4. Sostegno al PNCAR. Questa area strategica è strettamente correlata alla precedente in quanto una buona parte degli interventi di sostegno al PNCAR possono avere anche una forte valenza scientifica. Riteniamo che l’impegno di SIMPIOS a sostegno del PNCAR si possa esplicare a diversi livelli:
a. collaborazione alla individuazione di temi prioritari per linee guida/programmi di intervento nell’ambito del PNCAR e alla loro stesura. In particolare un impegno per la produzione di linee guida nazionali sul Clostridium difficile, con l’aggiornamento del nostro documento di consenso pubblicato nel 2011;
b. una raccolta dati sulle ICA/IOS più importanti (infezioni dei dispositivi, delle protesi etc.), elemento che oggi purtroppo manca in molti ospedali e che per forza di cose deve coinvolgere diverse figure professionali (igienista, infermiere, infettivologo, microbiologo, rianimatore), che tutte si trovano in SIMPIOS, per definire e utilizzare criteri condivisi e validati. Queste figure professionali dovrebbero lavorare con gli stessi obiettivi all’interno dei CIO di ogni ospedale, anche se a volte ciò è difficile: su questi temi dovrebbe far sentire la sua voce SIMPIOS e fare da volano ai CIO;
c. un’azione sul campo a sostegno del PNCAR potrebbe essere implementata in settori diversi quali:
— il registro dell’antimicrobicoresistenza (AMR),
— l’organizzazione di interventi e/o di studi sui programmi di stewardship degli antimicrobici,
— una valutazione delle buone pratiche esistenti, dando loro visibilità,
— la raccolta di indicatori di base, quelli cioè già oggi facilmente disponibili e che si possono quindi raccogliere senza troppi investimenti.
Questi interventi di sostegno al PNCAR potrebbero coagularsi intorno al progetto MuSICARe, che nasce come idea di un sostegno dal basso alle attività istituzionali di controllo dell’antimicrobico-resistenza: l’implementazione completa di questo progetto potrebbe rappresentare un aiuto fattivo dalla periferia alle attività centrali.

Obiettivi organizzativi
Il buon funzionamento della nostra società non dipende però solo dagli obiettivi scientifici e politici, ma anche da una routine organizzativa che permetta di perseguire gli obiettivi condivisi nelle sedi societarie. Per riuscire a gestire l’attività routinaria sono stati proposti alcuni interventi:
1. creare un piccolo gruppo – costituito almeno da presidente, vice-presidente, segretario e tesoriere – che si riunisca mensilmente per promuovere le attività decise in direttivo e che serva a tenere il polso delle attività societarie;
2. definire gli assetti organizzativi e le responsabilità: rivista, FAD, gruppi di lavoro, etc.;
3. definire obiettivi ed indicatori da monitorare nel tempo per le attività definite dal consiglio direttivo;
4. organizzare un’azione di sostegno e rilancio delle delegazioni regionali, sia per far crescere la base associativa, sia per cercare di collaborare e di incidere sulle politiche sanitarie regionali;
5. identificare un gruppo di ospedali che abbiano già sistemi di sorveglianza attivi e che siano quindi abituati a calcolare i tassi di infezione per dispositivi sanitari (infezioni correlate a catetere venoso centrale – CVC – o a cateteri vescicali, infezioni del sito chirurgico, sepsi nosocomiali, etc.) con criteri omogenei o sovrapponibili e che possano fungere da punto di riferimento per gli altri.

Conclusioni
Con questo documento abbiamo tentato di fare una sintesi delle idee dei nostri fondatori e presidenti sullo status quo di SIMPIOS e di focalizzare le proposte sul ruolo e sul futuro della nostra società. Le idee emerse, proposte da alcune fra le figure più brillanti a livello nazionale in questo ambito scientifico ed assistenziale, crediamo possano rappresentare un punto di riferimento per tutti noi nei prossimi tre anni. Data la rapidità dei cambiamenti, sarà necessario ripensare a breve il ruolo della nostra società nel panorama sanitario italiano, per poter essere sempre efficaci, tempestivi ed aggiornati.
Angelo Pan