Comunicato congiunto OPGA/OMS/FAO/OIE
Joint statement OPGA/WHO/FAO/OIE

OPGA/WHO/FAO/OIE

Leader mondiali riuniti presso le Nazioni Unite hanno sollecitato oggi una maggiore attenzione per frenare la diffusione di infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici. La resistenza antimicrobica (AMR) ha luogo quando batteri, virus, parassiti e funghi sviluppano resistenza contro i farmaci che in precedenza erano in grado di curarli.
Per la prima volta, i capi di Stato si sono impegnati ad adottare un approccio ampio e coordinato per affrontare le cause dell’AMR alla radice su più settori, in particolare per la salute umana, la salute animale e l’agricoltura. Questa è solo la quarta volta che un problema di salute viene affrontato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (in precedenza vi erano stati l’HIV, le malattie non trasmissibili, e l’Ebola). La riunione ad alto livello è stata convocata dal Presidente della 71 a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, S.E. Peter Thomson.
“La resistenza antimicrobica minaccia il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e richiede una risposta globale”, ha affermato Thomson. “Gli Stati membri hanno oggi raggiunto un accordo su una forte dichiarazione politica che fornisce una buona base per la comunità internazionale per andare avanti. Nessun paese, settore o organizzazione può affrontare questo problema da solo”.
I Paesi hanno riaffermato il loro impegno a sviluppare piani d’azione nazionali in materia di AMR, basandosi sul Piano d’azione globale sulla resistenza antimicrobica – il progetto per affrontare AMR sviluppato nel 2015 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in coordinamento con l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO) e l’Organizzazione Mondiale per la salute animale (OIE). Piani di questo tipo sono necessari per comprendere appieno la scala del problema e fermare l’abuso di farmaci antimicrobici per la salute umana, per quella animale e per l’agricoltura. I leader hanno riconosciuto la necessità di sistemi più forti per monitorare le infezioni resistenti ai farmaci e il volume degli antimicrobici utilizzati negli esseri umani, negli animali e nelle piante, così come maggiore cooperazione e finanziamenti internazionali.
Si sono inoltre impegnati a rafforzare le norme che regolano gli antimicrobici, migliorare la conoscenza e la consapevolezza, e promuovere le migliori pratiche – oltre a favorire approcci innovativi che utilizzino alternative agli antimicrobici e nuove tecnologie per la diagnosi e i vaccini.
“La resistenza antimicrobica costituisce una grossa minaccia per la salute umana, lo sviluppo e la sicurezza”, ha affermato a sua volta Margaret Chan, Direttrice Generale dell’OMS. “Gli impegni presi oggi devono adesso tradursi in interventi rapidi, efficaci, e salvavita per la salute umana, per quella animale e quella dell’ambiente”. “Non c’è tempo da perdere”.
Infezioni comuni e pericolose per la vita come la polmonite, la gonorrea, e le infezioni post-operatorie, così come l’HIV, la tubercolosi e la malaria, stanno diventando sempre più incurabili a causa dell’AMR. Lasciata incontrollata la resistenza antimicrobica avrà forti ripercussioni sociali, economiche e sulla salute umana, che porranno una seria minaccia per lo sviluppo dei paesi.
Gli alti livelli di AMR già riscontrati oggi nel mondo sono il risultato di un uso eccessivo e di un abuso nell’impiego di antibiotici e altri antimicrobici negli esseri umani, negli animali (compresi i pesci d’allevamento), e nelle colture, così come la diffusione di residui di questi farmaci nel suolo, nelle coltivazione e nell’acqua. Nel contesto più ampio dell’impegno contro l’AMR, la resistenza agli antibiotici è considerata il rischio globale maggiore e più urgente e richiede attenzione sia a livello internazionale che nazionale.
“L’AMR è un problema non solo nei nostri ospedali, ma anche nelle aziende agricole e nel nostro cibo. L’agricoltura deve assumersi la sua parte di responsabilità, sia utilizzando antimicrobici in modo più oculato, sia riducendo la necessità di usarli, attraverso una buona igiene a livello di impianti”, ha detto José Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO.
“Antibiotici efficaci e accessibili sono di vitale importanza per la tutela della salute e del benessere degli animali come pure per la salute umana. Facciamo appello alle autorità nazionali affinché sostengano con forza tutti i settori coinvolti, attraverso la promozione di un uso responsabile e prudente, buone pratiche e l’attuazione di norme e linee guida”, ha affermato Monique Eloit, Direttrice Generale dell’OIE.
I Paesi hanno fatto appello ad un migliore utilizzo degli strumenti esistenti, convenienti anche in termini di costo, per prevenire le infezioni nell’uomo e negli animali. Questi includono vaccinazioni, impiego di acqua salubre e servizi igienico-sanitari, e una buona igiene negli ospedali e nella zootecnia. È anche essenziale creare sistemi per garantire un uso più appropriato degli antibiotici esistenti e nuovi.
Inoltre, nel corso della riunione sono state evidenziate le carenze del mercato, e in questo senso si sono chiesti nuovi incentivi per gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di farmaci nuovi, efficaci e convenienti, di test diagnostici rapidi, e di altre terapie importanti per sostituire quelli che stanno perdendo il loro potere.
È stato anche sottolineato che la convenienza dal punto di vista economico e l’accesso agli antibiotici esistenti e nuovi, vaccini e altri strumenti medici dovrebbe essere una priorità globale e dovrebbero tener conto delle esigenze di tutti i paesi.  ▪
New York, 21 settembre 2016