Regione Calabria: articolazione della rete ospedaliera costruita secondo il modello HUB & SPOKE e dati relativi al primo anno
di epidemia di SARS-CoV-2

Calabria Region: articulation of the hospital network built according to
the HUB & SPOKE model and data relating to the first year of the SARS-CoV-2 epidemic


Francesco Rose


Dirigente Medico di DMPU
Azienda Ospedaliera
Cosenza


Il contesto operativo

La rete ospedaliera della Regione Calabria è costituita da 14 strutture (Tabella 1): 3 Dipartimenti di emergenza di secondo livello, 8 Dipartimenti di emergenza di primo livello e 3 Presidi ospedalieri Pronto Soccorso. Come tale essa è adeguata al modello Hub & Spoke che prevede l'esistenza di centri periferici di emergenza di primo livello distribuiti sul territorio (Spoke) che hanno conoscenze ed esperienze specifiche in campo sanitario e assicurano il percorso assistenziale del paziente; i pazienti con quadro clinico più complesso vengono assistiti in collaborazione con/ nei centri Hub, centri di eccellenza di secondo livello.



Obiettivi del lavoro

Questa presentazione intende proporre l'esperienza della Regione Calabria in questo primo anno pandemico a) specificando, in sintesi, le attività organizzative che sono state intraprese per far fronte all'emergenza sanitaria e b) riferendo i dati regionali complessivi relativi ai pazienti assistiti per infezione di Covid-19.



Prima fase pandemica

A partire dal mese di febbraio 2020, all’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, la Regione Calabria, attraverso un primo gruppo operativo del Dipartimento Salute-Protezione Civile, ha adottato tutte le misure di prevenzione e contenimento in conformità a quanto indicato dal Ministero della Salute e concordato in sede di Comitato Operativo nazionale di Protezione Civile. Inoltre, il Settore Prevenzione del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie ha monitorato l’andamento dell’epidemia e analizzato i dati, realizzando un report periodico (settimanale) al fine di contribuire alla valutazione del rischio sanitario connesso all’emergenza. Complessivamente l’andamento dell’epidemia in regione Calabria non ha avuto impatto problematico sul sistema ospedaliero ed, in particolare, dall’andamento dei ricoveri in terapia intensiva si evince che tale variabile, dopo aver raggiunto un valore massimo con 23 posti occupati il 25 marzo, è in seguito andato a ridursi fino ad attestarsi, alla data del 7 giugno, ad un valore pari a zero, rimanendo nell’intervallo di tempo 28 febbraio 2020 (data in cui si è registrato il primo caso confermato in Regione)- 7 giugno ampiamente al di sotto della capacità regionale in termini di disponibilità di posti letto.

Anche per quanto riguarda i ricoveri in reparto (malattie infettive e pneumologia) il 3 aprile si è registrato il picco massimo di posti letto giornalieri occupati (183), picco che è andato successivamente in continua decrescita fino ad attestarsi, alla data del 7 giugno, a 18 posti letto occupati (-90%).

La percentuale dei casi positivi rispetto al totale dei soggetti testati ha raggiunto un massimo in data 16 marzo (10,9%), per poi decrescere, in modo più marcato, dal 28 marzo fino ad arrivare, in data 7 giugno, all' 1,5% (1.159 casi confermati su 74.080 soggetti testati).

Nel periodo 28 febbraio-7 giugno il valore più alto di nuovi casi (97) è stato raggiunto in data 27 marzo in relazione con il manifestarsi di un focolaio all’interno di una RSA.

Per quanto riguarda i casi attivi, il 16 aprile è la data in cui è stato raggiunto il massimo dall’inizio dell’epidemia (847) mentre alla data del 7 giugno questi erano 91, con un decremento costante (complessivamente 95,2%).

In valori per abitanti si è passati da 43,3 casi per 100.000 abitanti in data 16 aprile a 4,7 casi per 100.000 abitanti in data 7 giugno. Questi dati si devono leggere tenendo conto che, come in tutte le altre regioni italiane, è molto probabile che anche in Calabria vi sia una sottostima dei contagi ed anche una sottostima dei decessi. Ciò posto, è anche da precisare che, rispetto ad altre Regioni, la Calabria non ha mai sperimentato nel corso dell’epidemia un sovraccarico delle strutture sanitarie sia nei reparti che nelle terapie intensive. Pertanto è altamente verosimile che i numeri dell'epidemia siano stati finora contenuti. Una ulteriore conferma che il numero dei contagi relativamente basso non sia conseguente ad una insufficiente attività di testing è desumibile dal fatto che in regione Calabria, alla data del 7 giugno, il rapporto in termini percentuali tra “nuovi casi confermati/giorno” e “nuovi soggetti sottoposti a test" risulta essere in assoluto uno dei più bassi (valore mediano 0,1%) rispetto a tutte le altre Regioni italiane. In altri termini, nel periodo tra il 17 maggio e il 7 giugno è stato rilevato un nuovo caso confermato ogni 1.000 tamponi effettuati.

Alla data del 7 giugno:

— i casi confermati (frequenze assolute cumulate) risultano essere 1.159,

— i deceduti (frequenze assolute cumulate) risultano essere 97 (non si registrano incrementi dal 31 maggio).



Seconda fase pandemica

Con DCA del18/06/2020 n. 91 il Commissario ad acta della regione Calabria ha approvato il "Documento di riordino della rete Ospedaliera in Emergenza Covid-19” che prevede un rimaneggiamento dei posti letto con incremento di posti di Terapia Intensiva (TI) e semi-intensiva(Art. 2 del DL 34/2020).


a. Posti letto in Terapia Intensiva

In linea con la Circolare Ministeriale n. 11254, la dotazione di posti letto (pl) di Terapia Intensiva consente un incremento strutturale pari a 0,14 pl x1.000 abitanti, che corrisponde per la Regione ad un totale di 280 pl di TI. Attualmente in Regione sono presenti 146 pl di TI pubblici che, pertanto, possono essere incrementati con ulteriori 134 secondo il seguente schema:

Azienda Ospedaliera di Catanzaro 15

Azienda Ospedaliera di Cosenza 34

Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria 20

Azienda Ospedaliera Universitaria Magna Graecia 18

Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro 6

Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza 18

Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone 3

Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria 14

Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia 6.

Di fatto la Calabria è riuscita ad aggiungere soltanto 6 posti letto in Terapia Intensiva dall’inizio della pandemia. I posti letto di Terapia Intensiva dedicati ai pazienti Covid-19 positivi sono attualmente 61.




 


b. Posti Letto di Terapia semi-intensiva

Sulla base delle indicazioni ministeriali, il numero di posti letto regionali da riconvertire, mediante adeguamento e ristrutturazione di unità preesistenti, è calcolato nella misura pari allo 0,07 pl per 1.000 abitanti. In Calabria tale valore corrisponde ad un totale di 136 pl di Terapia semi-intensiva. Sono pertanto da attivare 123 pl di Terapia semi-intensiva secondo la seguente modulazione:

Azienda Ospedaliera Cosenza 28

Azienda Ospedaliera di Catanzaro 15

Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria 14

Azienda Ospedaliera Universitaria Magna Graecia 11

Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone 8

Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia 3

Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro 8

Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza 26

Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria 10.

Nella pratica sono stati attivati solo 48 posti letto di Terapia semi-intensiva per Covid-19.


c. Successivamente con l’Ordinanza del Presidente n. 85
del 10 novembre 2020 la Regione Calabria ha dato le disposizioni inerenti l’attivazione di Ospedali Covid-19
e la conversione di posti letto di area medica in area
Covid-19, prevedendo:

1. nell’area Nord (ASP di Cosenza), per le Strutture di Rogliano, Rossano-Corigliano e Paola-Cetraro, sia realizzata una riconversione complessiva di 74 posti letto di degenza ordinaria in posti letto Covid-19 dedicati;

2. nell’area Sud per la struttura di Gioia Tauro sia realizzata la riconversione di 40 dei posti letto disponibili in posti letto Covid-19 dedicati;

3. nell’area Centro, per la Struttura di Soveria Mannelli sia realizzata una riconversione di posti letto, prevedendone n. 20 Covid-19 dedicati;

4. di disporre la riqualificazione ed adeguamento della struttura “Villa Bianca” – già sede del Policlinico universitario, nel comune di Catanzaro – per la realizzazione di 100 posti letto Covid-19 dedicati (per ora non realizzati).

Entro 5 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza le Aziende Sanitarie e le Aziende Ospedaliere cui afferiscono tali Strutture, devono avviare le procedure per l’adeguata sistemazione dei plessi ospedalieri da riconvertire in Ospedali Covid-19, ovvero le procedure per la rimodulazione dei posti letto.

Allo stato attuale l’ASP di Cosenza ha attivato 28 dei 74 posti letto previsti e Gioia Tauro 30 sui 40 previsti.



Dati annuali relativi all'epidemia da Covid-19
in regione Calabria

Qui di seguito si comunicano i dati relativi all'epidemia da Covid-19 in regione Calabria, comunicati dal Dipartimento tutela della salute per questo primo anno di pandemia.

In Calabria al 28.2.2021 sono stati sottoposti a test soggetti per un totale di n° 583.901 tamponi eseguiti (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 37.961, i risultati negativi sono stati 513.403.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia i casi positivi sono distribuiti come indicato in Tabella 2.






Considerazioni conclusive

Questo lavoro presenta, in sintesi, i dati quantitativi del primo anno di epidemia da Covid-19 in una regione italiana; ciò, ovviamente, ci dà solo una idea parziale dell'impatto che Covid-19 ha avuto sulla popolazione calabrese. Per questo per concludere vorrei proporre sul tema della pandemia due citazioni.

La prima è di Richard Horton:1 "Questa è stata una pandemia descritta e rappresentata sotto forma di statistiche: numero di contagi, numero di pazienti in stato critico e numero di decessi. Le vite sono state trasformate in statistiche. Sono stati creati grafici dell'epidemia. E i Paesi sono stati messi a confronto in base ai loro tassi di mortalità.

Ma le persone che hanno perso la vita non devono essere ridotte a dei numeri. Non devono diventare linee su fogli a quadretti né rappresentare semplici parametri utilizzati per confrontare le nazioni. Ogni morte è importante."

La seconda, di Laurie Garrett,2 viene citata da Horton: "Mentre la razza umana combatte contro sé stessa, lottando per territori già sovraffollati e risorse sempre più scarse, i microbi passano in vantaggio. Sono i nostri predatori naturali e vinceranno se noi, Homo sapiens, non impariamo a vivere in un ecosistema globale razionale che offrirà ai microbi poche opportunità. O così, oppure prepariamoci alla prossima peste"



Bibliografia

1. Horton R. Covid-19. La catastrofe. Cosa non ha funzionato e come evitare che si ripeta. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2020.

2. Garrett L. The Coming Plague: Newly Emerging Diseases in a world out of Balance, I edizione 1994, free download. Published October 1st 1995 by Penguin Books.