“Da un (quasi) inviato al 10° Congresso Nazionale SImPIOS”

"From an (almost) envoy to the 10th National Congress SImPIOS"


Ancona, lunedì 26 settembre 2022


Arriviamo in treno alle 11 e mezzo, abbastanza puntuali dopo un viaggio tranquillo e giù dal treno ci si ritrova: siamo diversi membri del Consiglio Direttivo SImPIOS e non solo.

Incontro subito anche il presidente Maria Luisa Moro e il segretario Laura Cavazzuti. “In quale albergo sei? Andiamo insieme?” 

Per chiarimenti dell’ultima ora consultiamo al telefono Enrica Zanetti di MZ Events, il nostro punto di riferimento organizzativo di tutto il Congresso (prima, durante e dopo, grazie Enrica!), poi decidiamo, io e Maria Luisa, di procedere a piedi e recarci subito alla sede del Congresso. Fa ancora caldo, c’è il peso del trolley e dello zaino, ma la passeggiata verso la Mole Vanvitelliana non è lunga e diventa una bella occasione per condividere alcune difficoltà come pure qualche bella prospettiva per la nostra Società.

Alla Mole ferve l’attività preparatoria, ancora poca gente, ci rendiamo conto che l’apertura dei lavori è un po’ più in là, quindi ci sta fare una scappata in albergo per lasciare le nostre cose, anche se il breve viaggio, questa volta in macchina accompagnati da Luca di MZ Events, si rivela quasi un lungo city-tour tra sensi vietati, gallerie e lavori, mentre Google maps fa i capricci. Pochi minuti in albergo, poi di ritorno alla Mole e … finalmente ci siamo.

Saluti, strette di mano o più prudenti fist-bump (il colpetto col pugno), ma anche qualche abbraccio, benché un po’ timoroso. Mascherina sì, mascherina no, per legge non c’è obbligo, ciascuno faccia come ritiene più opportuno. Qualcosa da mangiare e un caffè, poi, quasi puntuali, si comincia!

Poche parole dei due presidenti del Congresso, quindi di Maria Luisa Moro e di Marcello D’Errico, il nostro ospite locale con la sua simpatia da napoletano verace non certo sopita dai lunghi anni marchigiani: soddisfazione per essere nuovamente insieme, importanza delle iniziative di prevenzione e controllo delle infezioni (PCI) a maggior ragione in questo tempo di pandemia da COVID-19, la multidisciplinarietà come elemento caratterizzante la nostra società.


Si parte volando alto, con la lettura magistrale di Benedetta Allegranzi collegata da Ginevra (dove per l’OMS è responsabile [team lead] del programma per la sicurezza delle cure [WHO Patient Safety Clean Care is Safer Care programme]). L’aula magna è molto bella e piano piano si riempie anche.

Il programma è fitto (anche troppo?) e si procede a ritmo serrato, mentre il “servizio” è assicurato dagli specializzandi di Igiene di Ancona, arruolati dai nostri ospiti (grazie davvero!). Io intanto, seduto nelle prime file, mi ritaglio il ruolo - improvvisato - di fotografo del Congresso (armato solo di cellulare, però).


La prima sessione “Come delineare programmi di controllo efficaci”, moderata dal past president Angelo Pan con Maria Luisa Moro, vede un passaggio da Roma (Ministero della salute) a proposito di PNCAR (il Piano Nazionale di Contrasto alla Antimicrobico-Resistenza, documento vecchio e nuovo), poi l’esperienza australiana del coordinamento regionale delle attività di PCI e una incursione finale del Politecnico di Milano nei principi funzionali di costruzione degli ospedali anche alla luce del COVID-19.

Di corsa ai workshop o all’area espositiva, poi tutti di nuovo in aula: mano alle cuffie perché c’è Grazia Tura che, forte della sua premiata esperienza a Rimini, ci porta via cavo a Ginevra, la nuova “patria” dell’igiene delle mani. Signori e signore, nientepopodimeno che Didier Pittet (!) con un affascinante viaggio sull’attualità del grande messaggio di Ignác Semmelweis, completato poi da approfondimenti a cura di due sue collaboratrici sui premi (awards), sul ben noto documento di autovalutazione (self-assessment framework - HHSAF) dell’OMS e soprattutto sul futuro dell’igiene delle mani.


La prima giornata si chiude con la sessione 3 sulla “Gestione dei rischi ambientali”, moderata da Gaetano Privitera, tesoriere SImPIOS e da Beatrice Casini, redattore capo di GImPIOS, la nostra bella rivista: molti i temi toccati, dai biocidi alla disinfezione no touch, dalla sanificazione ambientale ai rischi correlati ad acqua e aria.

Ce l’abbiamo fatta, si chiude con un buon cocktail di benvenuto, gestito da una cooperativa che comprende anche persone con disabilità, molto attente ai loro compiti e con un bel sorriso. Un occhio ai poster, due parole con tante facce finalmente dal vivo (e speriamo manchi “lui”, il SARS-CoV-2!). Alla fine una camminata digestiva e poi a nanna.





Ancona, martedì 27 settembre


Colazione sana, pillole per la pressione, 4 passi verso la Mole Vanvitelliana, che, nell’aria ancora frizzantina del mattino prima delle 8, fa proprio la sua bella figura sulla costa anconetana.

È un po’ presto, i congressisti italiani non sono troppo in linea con le perle di saggezza del passato (la mia mamma mi ricordava spesso che “Il mattino ha l’oro in bocca”), infatti siamo proprio pochini alla sessione “Meet the expert” sull’igiene delle mani (“New challenges?” nuove sfide) moderata da Annibale Raglio, vice presidente SImPIOS, e da Nicol Marcatelli, una new entry nel Consiglio Direttivo (CD) che ha praticamente da sola fatto il video della nostra società per ESCMID, video che accompagna tutte le pause del congresso (brava Nicol!).

Qualche minuto d’attesa e con la gente che piano piano arriva sono presentate le esperienze di Bergamo e della regione Emilia Romagna.


La sessione 4 sulle infezioni correlate al cateterismo vascolare segue subito dopo, moderata da Fabio Arena e Daniela Pasero, anch’essi nuovi nel CD: scorrono i numeri delle batteriemie nelle terapie intensive, le misure di prevenzione, PICC e bundle (a proposito, con Mauro Pittiruti, anima di Gavecelt https://gavecelt.it/nuovo/home, impariamo che ora bisogna parlare di PICC, CICC e FICC*. “Ma tu lo sapevi? … Io no”).

Coffee station in area espositiva: ho perso la pausa anche stavolta, le sessioni si rincorrono e sempre con un po’ di ritardo, chissà, al prossimo congresso proveremo a tenerne conto (ma ce lo diciamo ogni volta, eppure …). I poster però sono tanti e sono interessanti, i nostri soci ci tengono, molto bene! E grazie anche a coloro che hanno fatto il lavoro silenzioso di lettura, revisione e approvazione in fase pre-congressuale (tra tutti, lasciatemi citare Cesarina Curti, con cui ho avuto il piacere e l’onore di lavorare per tanti anni e che resta l’anima di questo lavoro nell’ombra, ma prezioso, per i congressi e soprattutto per GImPIOS).


Sessione 5 sulla sorveglianza delle ICA (ormai anche in SImPIOS ci siamo rassegnati a usare questo termine al posto delle nostre IOS: Infezioni Correlate all’Assistenza versus Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie), Marcello D’Errico modera gli autorevoli relatori che delineano uno scenario prossimo nel quale finalmente gli ospedali dovranno attuare quella sorveglianza che resta ancora un’incompiuta nella maggior parte delle strutture; così sono presentate le realtà esistenti (SPIN-UTI e GiViTi per le terapie intensive) e future (l’ormai vicino PPS-3, cioè lo Studio di prevalenza sulle ICA e sull’uso degli antibiotici negli ospedali per acuti, protocollo europeo targato ECDC alla sua terza edizione, e il rinnovato SNICh, cioè il protocollo per la Sorveglianza Nazionale sulle Infezioni del sito Chirurgico), nella cornice del PNCAR coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Una luce di speranza, perché un mandato centrale forte è elemento essenziale per far decollare una sorveglianza capillare, come essa è uno dei fattori chiave affinché davvero siano attuate poi le misure di prevenzione e controllo e si possa verificarne l’efficacia sul campo.


La sessione 6 esplora la sicurezza in endoscopia, un tema che vede da sempre molto attiva Beatrice Casini per conto di SImPIOS in coordinamento con Anote-Anigea e altre società scientifiche: buone pratiche e sorveglianza (con la presentazione dei risultati dello studio multicentrico SImPIOS-SItI sui duodenoscopi), infine pro e contro rispetto agli endoscopi monouso (siamo davvero arrivati a questo punto?).

Quando il sole è allo zenit, scatta l’ora di pranzo, dei workshop e del Consiglio Direttivo, tutto un po’ di corsa perché la puntualità non è il nostro forte (l’ho forse già detto? Sic).


L’aula magna ci accoglie nuovamente con la sessione 7 “Incontrando la chirurgia”, moderata da Elisa Fabbri (CD SImPIOS) e Massimo Sartelli, anch’egli ora nel CD SImPIOS, ma soprattutto un chirurgo “anomalo”, perché da sempre appassionato (si fa per dire) di infezioni del sito chirurgico e cultore della sensibilizzazione dei chirurghi e del loro coinvolgimento al fine di attuare una efficace prevenzione (visita la sua Global Alliance for Infections in Surgery https://infectionsinsurgery.org/): un itinerario con ospiti esterni a SImPIOS che passa per le sinergie con l’ERAS (“Enhanced Recovery After Surgery”, letteralmente ripresa rinforzata/accelerata dopo un intervento chirurgico) e la profilassi antibiotica perioperatoria, dal chirurgo champion (termine e figura presi dal mondo anglosassone, un po’ come dire il chirurgo “modello”) al bundle di sala operatoria, per chiudere con alcune sagge riflessioni “alla ricerca di una strategia multimodale” di prevenzione.

Coffee station e workshop sempre un po’ di corsa (approfitto per una digressione: la collaborazione con le aziende profit è fondamentale per consentire alla nostra società di organizzare il Congresso, ma più in generale è importante per sinergie che portino all’attuazione reale delle misure di prevenzione e controllo delle ICA/IOS, ovviamente nel rispetto dei relativi ruoli e nella trasparenza, e altrettanto ovviamente solo quando la sicurezza del paziente costituisce il fine comune).


Si chiude con la sessione 8 “Le politiche sul buon uso degli antibiotici” che affronta direttamente uno dei temi chiave e trasversali di questo congresso, la resistenza antimicrobica (AMR) e la necessaria e adeguata risposta (AntiMicrobial Stewardship o AMS); i nostri ospiti esterni Maria Ruscica e Marcello Tavio moderano interventi interessanti che passano dall’OMS (con la classificazione AWARE degli antibiotici, per approfondire visita il sito https://www.who.int/publications/i/item/2021-aware-classification) al ruolo del farmacologo clinico in ospedale, dall’esperienza di stewardship nelle RSA alla vibrante esperienza di Evelina Tacconelli nell’ospedale di Verona (che passione e quante cose fatte, grazie di cuore, Evelina!).

Siamo andati davvero oltre, motivo per cui si rimanda a domani l’Assemblea dei soci, un po’ di pazienza e flessibilità, orbene! Firma del registro ECM, come fatto ieri e come sarà domani a inizio e a fine giornata, e poi si chiude.

“Non abbiamo organizzato niente per cena?”. Marcello D’Errico è preoccupato, non si trova un posto a pagarlo (ovvio :) ), poi però … alla fine, sì, c’è, chi vuole viene (ma io ormai ho fatto una promessa ad altri, non ci sarò con voi, buona cena a tutti e buonanotte!).





Ancona, mercoledì 28 settembre


Una bella colazione, check-out in hotel, camminata e via, si riparte (ancora le ore 8, sempre pochini, vedi occhi un po’ gonfi “Serviva forse altro caffè?”).

La sorveglianza di laboratorio con focus sui microrganismi alert e AMR, la sessione 9 è incominciata (si fa per dire, poiché la tecnologia ci abbandona per un poco, cambio di ordine dei relatori, ma comunque accumuliamo altro ritardo): Claudio Farina e Marcello Meledandri, due microbiologi coi fiocchi, passato e presente nel CD SImPIOS, ci portano nel magico mondo delle piastre, con le strategie delineate dal nuovo PNCAR, le tecnologie informatiche a supporto, il sequenziamento genomico e due esperienze regionali.


Giancarlo Ripabelli e Costanza Bertoni, entrambi nel CD SImPIOS, moderano la sessione 10, sulle lezioni apprese dal COVID-19: due esperienze, in RSA e Terapia intensiva, alcune riflessioni sul rapporto pernicioso del COVID con le ICA, la necessità di “isolare” senza disumanizzare (quanti ricordi ancora vivi in ciascuno di noi). Coffee station, poster, … tutto già detto.


È un po’ tardi (non è una novità) quando Silvia Bagnato e Laura Cavazzuti aprono l’ultima sessione, la numero 11, sui programmi per la formazione e l’addestramento in tema di controllo delle ICA: l’esperienza di una formazione di base strutturata e sperimentata unita alla saggia riflessione sulla “andragogia” (insegnare all’adulto non è la stessa cosa che insegnare ai bambini = pedagogia) preludono ai piani di formazione sulle ICA in riposta al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) nell’esperienza delle Marche e dell’Emilia Romagna.


Wow! Davvero un programma ricco, interessante, con un taglio multidisciplinare e che ha guardato non solo nel nostro solito orizzonte, ma anche oltre i confini nazionali con ospiti di vero riguardo. Di contro diciamo che, oltre alle note difficoltà nel rispettare i tempi, non proprio tutti i relatori hanno mostrato entrambi i requisiti essenziali per una buona presentazione, cioè - aver qualcosa di interessante da dire e - saperla dire (lo so, sono un po’ polemico, ma lo dico solo in un’ottica di miglioramento continuo!). Tutto quanto abbiamo ascoltato e imparato qui, tocca a noi ora applicare nella realtà dei nostri ospedali e in tutti gli ambiti di assistenza: il paziente ha diritto alla sicurezza delle cure e questo, lo sappiamo bene, è il nostro vero obiettivo, cioè “una sanità senza infezioni evitabili”.

È ora di tirare qualche conclusione formale, i due presidenti del 10° Congresso nazionale SImPIOS sfoderano la semplicità dei saggi e strappano più di un sorriso a tutti noi (siamo ancora tanti, bene!).

Assemblea dei soci (rimandata da ieri, ricordate?) con lo stato dell’arte da parte di Laura Cavazzuti, segretario, e quali obiettivi per il prossimo anno (e oltre) nella sintesi di Maria Luisa Moro, più presentazione e approvazione del bilancio economico (sintesi: pochi soldi, c’è bisogno di tutti, siamo una piccola società).

Si staccano i poster, c’è un pocket lunch (buono!), un po’ di tristezza perché è arrivata l’ora dei saluti e degli abbracci, “Ci vediamo presto” e a piccoli gruppi sulla via di casa si torna alla routine, sì, ma con la piena coscienza, qui rafforzata, del ruolo fondamentale di ciascuno di noi per la sicurezza dei pazienti.

Camminata, treno, metropolitana, autobus: è sera, un po’ tardino, quando arrivo a casa, mi attendono moglie e gatti, ormai i figli vivono la loro vita. Stanco? Sì, un po’, ma ne valeva proprio la pena!


Matteo Moro

Consigliere SImPIOS
moro.matteo@hsr.it

 



Sul sito SImPIOS www.simpios.eu
sono disponibili molte foto del Congresso nazionale nella pagina dedicata: se c’eri, rivivi alcuni momenti; altrimenti, scoprili!