Raccomandazione del Consiglio Europeo EPSCO sul potenziamento delle azioni dell’UE per combattere la resistenza antimicrobica con un approccio "One Health"

EPSCO European Council recommendation on strengthening EU actions to combat antimicrobial resistance with a "One Health" approach


Il 13 giugno 2023 il Consiglio Europeo EPSCO (Occupazione, politica sociale, salute e consumatori - EPSCO), che riunisce i ministri responsabili dell’occupazione, degli affari sociali, della salute e della politica dei consumatori di tutti gli Stati membri dell’UE, ha adottato una nuova raccomandazione per combattere la resistenza antimicrobica (https://www.consilium.europa.eu>epsco>2023/06).

La raccomandazione considera prioritarie le seguenti azioni:

piani d’azione nazionali contro la resistenza antimicrobica, valutati ogni due anni, e pubblicazione dei risultati della valutazione entro 6 mesi dal completamento della valutazione stessa;

sorveglianza e monitoraggio della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici: garantire la sorveglianza di tutti gli isolati provenienti dai laboratori di microbiologia clinica; l’obbligo di denuncia per le infezioni da organismi multiresistenti critici, come l’Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi, gli Enterobatteri resistenti ai carbapenemi (ad es. Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli) e Candida auris; la rilevazione di dati sulla prescrizione di antimicrobici per gli esseri umani; lo sviluppo di sistemi integrati per la sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antimicrobici, che comprendano la salute umana, la salute animale, la salute delle piante, gli alimenti, le acque reflue e l’ambiente (in particolare acqua e suolo);

prevenzione e controllo delle infezioni: garantire che le misure di prevenzione e controllo delle infezioni nella salute umana siano attuate e costantemente monitorate (prevenzione e controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie e nelle strutture di assistenza a lungo termine, modernizzazione delle infrastrutture ospedaliere esistenti, garanzia di forti legami con la sicurezza dei pazienti e con la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza, formazione continua di tutto il personale dell’assistenza territoriale, degli ospedali e delle strutture di assistenza a lungo termine, programmi nazionali di vaccinazione); adottare misure per migliorare la salute e il benessere degli animali destinati alla produzione di alimenti;

stewardship antimicrobica e uso prudente degli antimicrobici: garantire che siano attuate misure nel settore della salute umana per sostenere l’uso prudente degli agenti antimicrobici (attuare eventuali orientamenti dell’UE per il trattamento delle infezioni comuni e per la profilassi peri-operatoria, elaborare misure destinate ai professionisti sanitari per garantire che essi rispettino gli orientamenti per un uso prudente, incoraggiare e sostenere l’adozione di test diagnostici); predisporre programmi per la raccolta e lo smaltimento sicuro degli antimicrobici non utilizzati, scaduti o avanzati;

obiettivi raccomandati in materia di consumo di antimicrobici e di resistenza antimicrobica:

— riduzione entro il 2030 del consumo totale di antibiotici negli esseri umani (in dose definita giornaliera (DDD) per 1.000 abitanti al giorno) in ambito territoriale e nel contesto ospedaliero combinati, comprese le strutture di assistenza a lungo termine. La riduzione dovrà essere del 20% rispetto all’anno di riferimento 2019;

— entro il 2030, almeno il 65 % del consumo totale di antibiotici negli esseri umani deve corrispondere ad antibiotici del gruppo “Access” quale definito nella classificazione AWaRe dell’OMS;

— riduzione, entro il 2030, dell’incidenza totale delle infezioni del sangue da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) (numero di infezioni per 100.000 abitanti). La riduzione dovrà essere del 15 % nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019;

— riduzione, entro il 2030, dell’incidenza totale delle infezioni del sangue da Escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione (numero di infezioni per 100.000 abitanti). La riduzione dovrà essere del 10 % nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019;

— riduzione, entro il 2030, dell’incidenza totale delle infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (numero di infezioni per 100.000 abitanti). La riduzione dovrà essere del 5% nell’UE rispetto all’anno di riferimento 2019;

sensibilizzazione, istruzione e formazione: garantire che i programmi nazionali di studio e di istruzione continua (medicina, infermieristica, farmacia, odontoiatria, medicina veterinaria, agraria e scienze agronomiche) includano formazione e competenze intersettoriali obbligatorie in materia di resistenza antimicrobica, prevenzione e controllo delle infezioni, rischi ambientali, biosicurezza e stewardship antimicrobica, compreso l’uso prudente degli antimicrobici; sensibilizzare il pubblico e i professionisti sanitari; accrescere e migliorare la comunicazione e la sensibilizzazione in materia di resistenza antimicrobica e uso prudente degli antimicrobici;

ricerca e sviluppo e incentivi per l’innovazione: sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica; promuovere lo sviluppo di antimicrobici e di altre contromisure mediche pertinenti;

cooperazione: comunicare i dati sulla resistenza antimicrobica e sul consumo di antimicrobici al sistema di sorveglianza globale della resistenza agli antimicrobici e del loro uso (GLASS); cogliere le opportunità offerte dalle riunioni periodiche della rete “One Health” dell’UE; rafforzare la cooperazione in materia di resistenza antimicrobica tra i professionisti;

a livello mondiale: sostenere l’elaborazione di norme da parte degli organismi internazionali; adoperarsi per l’inclusione di disposizioni concrete sulla resistenza antimicrobica secondo un approccio “One Health” nel contesto dei negoziati su un potenziale accordo internazionale dell’OMS; sostenere le iniziative dell’OMS; chiedere che la resistenza antimicrobica figuri tra le principali priorità politiche in sede di G7 e G20; chiedere che alla conferenza ad alto livello delle Nazioni Unite sulla resistenza antimicrobica prevista per il 2024 siano presi impegni globali; sostenere la piattaforma di partenariato multilaterale sulla resistenza antimicrobica del quadripartito; fornire capacità di sviluppo e sostenere le azioni di lotta alla resistenza antimicrobica nei Paesi a basso e medio reddito;

comunicazione: riferire al Consiglio, quattro anni dopo l’adozione della presente raccomandazione, in merito ai progressi compiuti nella sua attuazione.